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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 31/3/2011 - La gioia di papà Luigi: «Ha telefonato subito a casa da Kiev»
 

La gioia di papà Luigi: «Ha telefonato subito a casa da Kiev»

 

«Ma l’ha vista l’intervista di ieri sera alla televisione? Ma ha visto che occhi aveva? Lì dentro c’è tutto quello che ha provato Alessandro». Ha il fiatone papà Luigi, perché il giorno dopo l’esordio con gol del figlio in Nazionale è già in giro per i colli graffignanini assieme alla sua inseparabile bicicletta. Alessandro Matri, attaccante di Graffignana in forza alla Juventus, ha segnato martedì a Kiev la sua prima storica rete in maglia azzurra. E dopo essersi concesso alle interviste di rito il primo pensiero è andato proprio a Graffignana, perché il telefono a casa Matri è squillato quasi subito: «Come succede dopo tutte le partite ha chiamato a casa - commenta papà Luigi - e ha fatto la solita domanda di rito: “come sono andato?”. Scontata la risposta. Il voto se lo sa dare anche da solo, ma vuole sempre conoscere il parere di chi da anni ormai lo segue su tutti i campi. Non ci siamo persi una partita fin dai tempi di Prato in Serie C2, figuriamoci adesso. È stata un’emozione immensa». Davanti alla televisione martedì sera oltre al padre c’erano anche l’inseparabile fratello Alberto e la mamma, barricati in casa ad aspettare il momento dell’esordio, avvenuto poi al 17’ del secondo tempo. E pensare che per la prima convocazione di Alessandro lo scorso febbraio una delegazione di amici e parenti si era recata fino a Dortmund per assistere all’amichevole fra Germania e Italia. In quell’occasione però il commissario tecnico Cesare Prandelli non regalò l’emozione dell’esordio all’attaccante bianconero, rispedendo a casa delusi i lodigiani arrivati da oltre confine. «Quella volta purtroppo non scese in campo - racconta Luigi Matri -, però è stato bello lo stesso essergli vicino in un momento così importante. Questa volta non è stato possibile andare fino a Kiev, peccato, anche se la gioia è tantissima. Questo è davvero un anno speciale per lui, ricco e pieno di soddisfazioni, speriamo che continui così». Impossibile non parlare di Euro2012, gli Europei che si giocheranno proprio in Ucraina e Polonia fra un anno: «Andiamoci piano e facciamo un passo alla volta. Manca ancora troppo tempo e possono succedere tante cose, prima ci sono ancora un campionato e mezzo da giocare. Non pensiamoci, ma godiamo piuttosto di questo momento splendido e indimenticabile». Già, il passaggio dal Cagliari alla Juventus, i 16 gol in campionato, la convocazione in Nazionale e poi il gol al debutto. Un sogno: «Umili e profilo basso - si raccomanda papà Luigi -, proprio com’è Alessandro. Nel calcio poi bisogna essere fortunati e soprattutto stare bene. Ma pian piano si arriva dappertutto». Intanto domenica sera il telefono di casa squillerà ancora, questa volta da Roma, e chissà che voto darà papà Luigi. (Al.Ne.)

 


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